sogno o son desto?

nel recente viaggio in francia abbiamo visitato questa proprietà in vendita.
siamo curiosi, incantati, stupiti, meravigliati. cominciamo a sognare.

la grande casa, muri rotondi, grossi un metro, il pozzo, la stalla, la chiesetta, la fattoria vicina da comprare con poco più, le dolci colline, il fiume vicino,

alla fine si rivela una vendita poco probabile, i proprietari sono tanti, il prezzo inziale (basso!) si alzerà. il terreno intorno è poco.
ok, va bene, il clima dopotutto non è eccellente, la casa da ristrutturare, il tetto vecchio, poche finestre, non c'è una comunità, i francesi si simpatici ma non troppo... era un sogno...torniamo a casa...

inverno

ecco il finocchio, congelato a metà

il radicchio di treviso ha fatto il cuore. circa un mese fa l'avevo chiuso con un laccio. così ha resistito al freddo.

cavolini mini

unico tocco di colore, i pochi peperoncini rimasti.

ritorno

tornati in patria, visita all'orto.
non mi aspettavo certo delle piantagioni fiorenti, era comunque un po desolante.
(sarà stata anche la giornata grigia).

le piante di senape si sono piegati sotto il peso della neve. (ne era caduta più di 20 cm, così ci dicono)

i finocchi gelati

e i cavolini di bruxelles piccoli. ormai non cresceranno più. uno di questi giorno li raccolgo tutti. passando vicino a Bruxelles invece abbiamo visto delle piante grandi quasi un metro, con dei cavolini belli grandi. purtroppo ci è scappata l'occasione di fare la foto.
non per niente hanno questo nome....

raccomandazioni per il prossimo anno:
1-piantare verze, cavoli e finocchi all'inizio di agosto, (e non di settembre)
2-piantare i finocchi in profondità, rincalzarli bene.
3-prima di partire, (o prima di una ondata di gelo), mangiare i finocchi e l'insalata, anche se piccoli. le verze e i capucci resistono.

arrivò la neve

una nevicata forte - tutta la mattina- per queste zone "atlantiche" ha coperto la città con uno strato di bianco. bello, molto bello, per noi che andiamo a piedi.

continua

non poteva mancare una visita all'orto botanico. non è certo il periodo migliore per visitare i parchi, comunque qualcosa di affascinante si trova sempre.

idea per un prossimo acquisto?

non siamo in letargo

mi rendo conto che la nostra attenzione si sta spostando sempre di più sul "verde". in questa città , così spesso visitata, scopriamo il verde un pò dapertutto: giardini sui tetti, con il "tetto verde" che funziona anche da ottimo isolante termico.

un giardino pubblico in pieno centro, che porta respiro in un quadratino fra le case,

un angolo dove le case sono state abbatutte più o meno abusivamente. e noi ci siamo detti: ma perchè non ci fanno un orto? un orticello di quartiere. ma sembra abbiano quasi il permesso di costruire di nuovo.

e alla fine il parco della città.

tutto questo visto già tante volte, ma oggi guardato con occhi differenti. occhi verdi.

assaggio yuca

...e alla fine l'abbiamo mangiata, la yuca. i tuberi erano più lunghi e più fini di quelli "originali"; pelati, cotti una ventina di minuti a pressione e tolta la "spina" interna. accompagnati ovviamente da riso e fagioli, (un pò corrotti, all'italiana). buono buono....

fiori e frutti

bellissimi i fiori del nespolo. con un giorno di sole come oggi, arrivano anche le api

caco vaniglia, che si può mangiare anche "duro", perchè non contiene tannino. dovremo tenere i semi per provaare a piantare qualche altro albero.

i cavolini di bruxelles crescono, lentamente...

finalmente rincalziamo i finocchi. meglio tardi che mai (meglio tardi che troppo tardi..)

yuca

oggi abbiamo avuto il corraggio di togliere la yuca. la curiosità di vedere cosa c'era (se c'era qualcosa) sotto terra era più grande che il piacere di vedere la pianta. le foglie avevano perso il colore, ed erano tutte secche.
sorpresa: ha fatto i tuberi! un pò meno grossi di quelli "normali", ci sarà poco da mangiare, ma il nostro esperimento è riuscito. nonostante il clima non tropicale. se l'avessimo coperta con una serra? vamos a ver il prossimo anno. comunque, stasera proverò a cucinarli.

la canna da zucchero è ancora lì...

olio di oliva extra vergine

degustazione...

salsa

cosa si fa in un giorno piovoso, nebbioso, e freddo di fine novembre? quello che la gente normale fa in agosto: la salsa di pomodori. (se leggete questo blog forse vi siete già resi conto che non siamo del tutto normali). finalmente abbiamo tolto tutte le piante di pomodorini, recuperando i pomodorini rossi o quasi, sorpresi per la grande quantità. non sono eccezionali da mangiare crudi, e allora, si fa salsa! otto vasetti, color più arancio che rosso, ma il profumo è da pomodoro.
le piantine di basilico non sono di plastica, sono vere. ma, per la verità, le uniche che finora hanno resistito alle temperature autunnali, e all'abbandono per colpa di raccolto di olive che ci ha tolto l'attenzione alle colture più piccole.

punto di vista

non l'avevamo mai visto così, il nostro orto, da questo punto di vista: dall'alto di un vecchio ulivo nella terrazza più bassa, nell'unico giorno di sole che questa settimana ci ha regalato. sembra anche quasi ordinato, che sia l'orto del vicino?

e alla sera, un pic-nic notturno (pic-nuit) con polenta e salame, pane e olio nuovo, e un bel fuoco.