venerdì 24 dicembre 2010
venerdì 17 dicembre 2010
albero di natale
in questi giorni di attesa del natale c'è chi prepara "l'albero" (sarebbe meglio dire l'Albero visto l'importanza -anche simbolica- del sempreverde), si va alla ricerca di un bel abete, grande e maestoso, o piccolo da appartamento, con o senza radici, si cercano e si spolverano gli addobbi messi in soffitta lo scorso gennaio, quest'anno mettiamo quegli rossi o bianchi?,
e puntualmente anche noi ci aggreghiamo alla fila. in versione mignon.
e con neve non finta ma vera.
e puntualmente anche noi ci aggreghiamo alla fila. in versione mignon.
e con neve non finta ma vera.
mercoledì 8 dicembre 2010
passatempi d'inverno
nelle uniche due giorni di non pioggia abbiamo raccolto sette cassette di olive. come spigolatura non è male. l'olio per quest'anno c'è.
poi cosa si fa nelle lunghe sere d'inverno? provo subito a mettere in pratica la prima lezione di come si fanno i cesti. mi sembrava anche abbastanza semplice, 4 bastoncini, un intreccio singolo.il risultato forse non è proprio quello che uno immagina di un cestino. ma per me ci assomiglia, trovo che sia già tanto.
uno: importantissimo: imparare a trovare il materiale giusto. rametti che non si rompono ma si piegano. non troppo grossi non troppo sottili....due: usare gli attrezzi giusti.
tre: provare ancora e ancora.
l'inverno è appena cominciato. alla prossima passeggiata sui monti (aspetto il sole) porto via la forbice.
sabato 4 dicembre 2010
mercoledì 1 dicembre 2010
Da un pò di tempo gli uccellini ci rallegrano con la loro visita sul terrazzo e così si è pensato di regalare loro un poco di grassi. Un pettirosso e una cinciallegra. Peccato che arrivino anche i passeri. Ma come, anche quelli vestiti male possono partecipare alla festa? Basta uno con un vestito francescano, che non lo sopporti? Perchè solo quelli con piume colorate hanno diritto di attirare la nostra attenzione? La bellezza (la moda) ci condiziona fino a questo punto? Le leggi della natura giocano brutti scherzi. La bellezza può anche far perdere il "senno" (... "gli infiniti prieghi e voti, le lacrime e i sospiri degli amanti"...) e il sonno.
Ma torniamo sulla terra e godiamoci quel poco e tanto che passa il convento.