cavalli

era da un pò che volevo postare queste foto. non c'entra niente con l'orto, (anche se qualche volta sarebbe bello avere un aiuto di tale forza), ma solo perchè li trovo bellissimi, questi cavalli da tiro pesante, vlaamse trekpaarden. (berendrecht, a nord di antwerpen, belgio)
interessante anche questo sito , che parla della trazione animale, a verona questa volta.

esplosione di fiori

cari amici, è primavera

iniziamo

i primi acquisti: insalatine, capuccio, porro, basilico. stivali dall'olanda.

come sempre perdiamo tanto tempo a fare le misure, mai sicuri sulle distanze fra le file, sulla fila...e all'inizio l'orto vuoto sembra così grande che non si sa bene da dove cominciare. allora cominciamo con una barriera anti-vento di cavolini di bruxelles.erano stati tolti dal loro posto "invernale" per poter passare con la fresa, ma poi ci dispiaceva buttarli via:così facendo abbiamo già un pò di verde, e chissà vedremo anche i loro fiori.
poi insalate e dopo porri e cipolle scalogno.

nella preparazione delle prode troviamo sempre i nostri amici sassi, più o meno grandi, nonostante "l' accurato spietramento" dello scorso anno.

e per ultimo le poche patate comprate in olanda (premier e bintje). solo una fila per tipo, è un pò un'esperimento. domani altre piantagggioni.

bosco

piccola passeggiata nel bosco, ecco un fiore che non avevo mai visto. bellissimo e elegante fra le foglie secche.

e poi le primule, in grande quantità. arriva davvero la primavera.

ultime dell'inverno

oggi arriva la primavera. però continuiamo a mangiare le verdure dell'orto invernale. le ultime per la verità, ieri abbiamo tirato su tutto: verze, cavolini, insalate, porri (tutto in dimensione mini) e altre cose che non mi ricordo che cosa erano (cicorie?), e si è passato con la fresa per preparare il terreno per l'anno nuovo.

come il nostro solito siamo in ritardo sul calendario delle semine e delle preparazioni. dobbiamo ancora organizzare le prode, sistemare l'irrigazione, andare a prendere il compost, eccetera, ma questa volta non ho voglia di correre dietro al tempo. faremo quello che si può.

vivaio

ecofel

ecco qualcosa che abbiamo visto in giro per il mondo.
un piccolo orto con l'insalata in mezzo all piante di banana...

... delle vasche per l'acqua...

...un disegno...

un cartello che spiega quello che si fa lì dentro, una bella iniziativa.
era nel centro della città.

propaganda

pupazzo di paglia sulla neve

fa la cosa giusta!

da domani a domenica a Milano.

scopro che nei I laboratori di Fa' la cosa giusta! si impara a fare il pane, il formaggio, la maglia e coltivare l'orto.

noi siamo a tre quarti, ci manca il formaggio. è comunque un progetto/sogno che portiamo avanti da qualche anno. che sia il momento buono?

primavera

la canna di zucchero portata a casa per piantare ha già fatto le radici durante il trasporto-attesa nel sacchetto di plastica. approfittiamo del primo (unico) giorno di sole per piantarle, così anche "los cangres de yuca". quest'anno non subito nella terra piena, ma nei vasi, e poi tenuti in casa, almeno due mesi. pepe luis ci ha insegnato che la yuca non fa i frutti-tuberi se non dal secondo mese. giusto il tempo per farli "svernare" -sopravvivere nella parte fredda del mondo.

questi peperoncini stavano sopravvivendo bene, però li ho tagliati per dar spazio ad altre piante, ma forse erano ancora vive? sono perenni anche qui, come nei paesi caldi?

fons da azat ci ha regalato questi cespugli, piantati in dicembre (non ricordo i nomi, uno era un cassis, ma che sia questo della foto???). que alegria vedere i boccioli. non sono morti dal gelo. le piante forti mi piacciono.

da dove cominciare?

con una montagna di foto e di ricordi, da dove comincio a riprendere il filo di questo blog?
potrei ricominciare da adesso, e forse andare indietro se il tempo e la voglia mi aiuta.
adesso dunque, l'altro ieri, l'arrivo in patria e prima gita all'orto.
dopo le visite agli orti oltralpe, spogli, freddi e bagnati, il nostro ci è apparso bello e verde e -non direi rigoglioso- però c'erano ancora delle verdure comestibili dall'autunno scorso. in primis i cavolini di bruxelles. prontamente raccolti e alla sera mangiati. qualche verza, qualche radicchio rosso.
forse è normale trovare delle piante resisitenti alle gelate, la neve, l'incuria, per noi comunque ancora una volta è stato una sorpresa.
il ritorno non era così traumatico come si pensava.